Il primo montascale era un vero trono

Al giorno d’oggi i montascale sono accessibili a tutti. In passato non era così, non c’erano vere agevolazioni per i disabili ed era davvero una sfortuna essere un disabile. Solo se avessi avuto grande disponibilità di soldi, avresti potuto organizzarti in qualche modo. È andata proprio così per il primo montascale. Secondo la tradizione questo risale al XVI secolo e sarebbe stato costruito per re Enrico VIII.

Un impianto di sollevamento

Questo montascale non era un semplice ascensore, ma una specie di trono. Infatti, fu realizzato per un vero re, cioè re Enrico VIII. I suoi domestici potevano sollevare questo cosiddetto trono su e giù per le scale grazie a un montacarichi con sistema di sollevamento. Questo permise al re di spostarsi nel Whitehall Palace di Londra, dove viveva. Enrico VIII era in evidente sovrappeso e per questo divenne disabile. Secondo un’altra tradizione, il re Enrico VIII divenne invalido in seguito a gravi ferite subite durante un torneo di cavalieri. Le ferite alle gambe provocarono gravi infezioni, tali da impedirgli di camminare o di salire le scale.

Un ottimo lavoro

La messa in opera di questo trono per scale deve essere costata un notevole sforzo. Secondo la tradizione, il re Enrico VIII era obeso e pesava circa 180 chili. Lo stesso trono aveva un considerevole peso a quel tempo. I piani di un palazzo non sono affatto bassi, quindi bisognava sollevarlo a un’altezza considerevole con l’ausilio di un sistema di sollevamento primitivo. Fortunatamente l’attuale montascale, grazie agli sforzi dell’imprenditore americano C.C. Crispen, è molto più facile da usare.

Il primo vero montascale

Sebbene non c’è la certezza che nel periodo intercorso siano stati creati altri sistemi per salire le scale, si presume generalmente che le basi del moderno montascale fu posta nel 1923. Questo fu realizzato dall’ingegnere americano C.C. Crispen. Egli inventò un sistema di montascale per il suo vicino malato, che soffriva di poliomielite. Crispen era anche un imprenditore e capì che la sua invenzione avrebbe potuto risolvere problemi. Per questo decise di introdurre il suo montascale anche sul mercato. Chiamò il suo ascensore Inclinator e chiese un brevetto. Consisteva in una sedia pieghevole con poggiapiedi montata su un binario lungo il quale poteva salire e scendere grazie a un motore elettrico. Il sistema non era troppo ingombrante e restava abbastanza spazio sulle scale per gli altri che dovevano usarle. Il primo Inclinator poteva essere montato solo su una scala dritta, e circa 5 anni dopo Crispen realizzò anche un montascale che poteva essere posizionato al centro delle curvature delle scale. Le invenzioni di Crispens ottennero grande successo. L’azienda che fondò esiste ancora ed è sempre gestita della sua famiglia.

Altri tipi di ascensori e di adattamenti

Pian piano le persone hanno iniziato a dotare edifici e case di strumenti per disabili. Nei Paesi Bassi, negli anni ’50 furono fatti i primi veri passi avanti per rendere accessibili gli edifici pubblici ai disabili e furono costruite le prime case progettate appositamente per le persone disabili. Gradualmente, sempre più edifici e case sono state adattate. Negli anni ’60, le correzzioni nelle case di disabili in sedia a rotelle furono finanziati dal governo dei Paesi Bassi. Le aziende divennero sempre più innovative, e si svilupparono diverse tipologie di ascensori e di altri impianti per uso domestico.

Ascensore bilanciato

Ad esempio, c’era il cosiddetto ascensore bilanciato. Questo ascensore consisteva in una piattaforma mobile che si spostava verticalmente su e giù attraverso uno spazio vuoto tra i piani. In seguito, sulla piattaforma fu applicato un contrappeso che si adattava alle persone e chiunque, con o senza sedia a rotelle, poteva salire sulla piattaforma. Un concetto semplice e pratico, grazie al quale chiunque poteva salire e scendere con il minimo sforzo.

Ascensore con filo d’acciaio

In seguito, il cosiddetto ascensore con filo d’acciaio fu realizzato anche da un’azienda olandese. Era una piattaforma che saliva e scendeva lungo le scale. Questa apportava il grande vantaggio di non dover aprire un buco nel pavimento. Questo ascensore con filo d’acciaio si muoveva per mezzo di un argano, che di solito era posto al di sotto delle scale in modo da occupare il minor spazio possibile. In realtà, anche questo è uno dei predecessori del moderno montascale.

Ascensore con pedana

Sebbene la generazione attuale di montascale sia composta per lo più da una sedia che si muove in modo indipendente lungo le scale grazie a un binario, ci sono ancora in circolazione ascensori con pedana. Questi possono servire per le sedie a rotelle ma sono anche usati come semplici montacarichi, o per entrambi gli scopi.

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